Mostra metropolitana di Milano



2° Mostra dopo quella nel 2014 in occasione del 50° anniversario della metro M1 di Milano.

Ieri 27 ottobre sono stato dopo aver aspettato un mese alla storica Fondazione Albini a Milano.In questa occasione unica,dopo quella del 2014,ho potuto approfondire con altri dettagli aggiuntivi l'inizio e il progetto definitivo degli anni '50 prima dei cantieri.Qui sotto riporto quello che ho ricavato.

Inanzi tutto teniamo bene in mente questa data: 1964.
Un primo concetto di metropolitana inizia circa da metà '800 mediante un sistema di trasporto a cavallo (ippovia) che sarebbe passato sotto la città in corrispondenza dell'acqua.Arriviamo ai primi del '900 e qui ci furono una serie di progetti su carta e sulla stessa base di ricostruire la stazione Centrale.Poi ci avviciniamo ai due progetti quasi convincenti: uno nel '27 ma di cui lo si accantonò quasi subito e uno negli anni '30-'35 con il disegno approvato anche da Roma e con la pianificazione delle linee.Come avete capito tutti furono bocciati ma quest'ultimo un'anteprima l'ha avuta in qualche modo.Le linee sarebbero state 4: la rossa (di cui è quella più simile a quella di 20 anni dopo e rimane qualche traccia a Palestro),la verde,la gialla (incrociando la rossa al Duomo ma tutte e due sotto la Galleria e non come pensato successivamente a distanza di alcuni metri) e la blu (un tratto ripreso dal Passante tra Garibaldi e Porta Venezia).Purtroppo erano gli anni del Fascismo e della guerra,quindi fu abbandonato.
Cosi' passano anni e a metà degli anni '50 un'architetto riprese in mano il progetto e dopo tante riflessioni,pubblica un immagine del mezzanino con pareti e pavimento semplice ma senza avere successo.Subentra allora Albini il quale avendo già una nota esperienza nell'architettura,installa vari elementi innovativi tra cui i pannelli non incollati al muro,molto pesanti di colore misto scuro affichè il viaggiatore si accorga di essere ancora in movimento;il pavimento della banchina di colore nero e non di altri colori perchè meno resistenti e con delle bolle per far scorrere l'acqua lontano dai passeggeri;il corrimano a forma lunga fino a terra per non far impigliare la giacca dei passeggeri;la scritta ideata da Bob Noorda,in vacanza a Milano e di cui Albini contatta per creare un carattere simile all'Helvetica,bianco su rosso scuro e non chiaro come oggi,di lunghezza continua per non far smarrire il viaggiatore.Inoltre contribuisce alle scritte esterne;i posacenere in plastica;il tavolo rotondo e poi quadrato con le indicazioni su quale scala prendere;i negozi;le luci a neon che seguono il percorso dell'ingresso ai binari;i sostegni costruiti in precedenza ricoperti dal colore grigio scuro per non infastidire gli occhi delle persone;i tornelli d'ingresso ora non più esistenti e non a misura di sicurezza in caso di pericolo.I cantieri anche qui una innovazione e cioè onde evitare di bloccare completamente il traffico si è pensato di far colare il cemento da in alto e dopo mesi riaprire il quanto più possibile le strade allora molte del centro transitabili in macchina.I lavori partirono nel '56 e finirono nel '64.
Dunque il 30 ottobre 1964 ci fu l'inaugurazione della linea rossa,da Lotto a Sesto Marelli,toccando la stazione Cadorna,il Duomo,San Babila,tutto il Viale Monza fino a fuori città.Una folla enorme,entusiasta di partire e vari giornalisti,un successo quasi mondiale.In origine dovevano essere già definitive 2 linee ma visto il successo della prima fu inizialmente esclusa la seconda.Poi il cantiere della linea verde M2 nel 1969 iniziando da Caiazzo (per avvicinarsi alla Centrale),la stazione di Lambrate e uscendo in superficie fino alla Cascina Gobba collegandosi con le tranvie per Vimercate e Trezzo sull'Adda.Poi nel corso degli anni è stata prolungata fino ai Navigli e piazzale Abbiategrasso.Nel 1990 si costruisce la linea 3 gialla in occasione dei Mondiali come collegamento Duomo-Centrale e poi nel 2015 la linea 5 lilla e ora la linea 4 blu sperando che aprirà nel 2021-2022.

Una esposizione molto interessante e che di cui alcuni non ne ero ancora a conoscenza.
Scusate i tempi verbali.

Una buona giornata e a presto,
Alessandro






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